La necropoli di San Giuliano
Nel Parco Regionale Marturanum, a circa 2 chilometri dal paese di Barbarano, sorgeva un importante centro etrusco. Un breve percorso ad anello consente oggi di vedere, concentrate in pochi passi, alcune fra le più interessanti tombe etrusche del parco e, al tempo stesso, cogliere l’essenza degli ambienti delle forre con la loro natura lussureggiante. La vasta e articolata Necropoli di San Giuliano è nota per una varietà e ricchezza di tipi sepolcrali unica. Tra le necropoli rupestri è la più antica, con numerose tombe di età arcaica (VI-V secolo a.C.) e tipologie che arrivano fino al III secolo a.C. Si trova sull’altipiano tufaceo di San Giuliano, interamente situato nel Parco.
La necropoli di San Giuliano
La via etrusca
Dall’area attrezzata “Caiolo” del Parco Marturanum, 3 km a nord est di Barbarano lungo la provinciale per Villa San Giovanni in Tuscia, parte un sentiero che porta a 2 itinerari ad anello (di 2 e 5 chilometri) che conducono alla Necropoli di San Giuliano. Scendendo a sinistra il sentiero si incanala in una suggestiva “tagliata” etrusca. Scavate a mano nel tufo da operai e da schiavi, simili opere stradali servivano a collegare luoghi vicini separati da dirupi.
Tombe “Palazzine”
Serie di tombe allineate lungo un costone roccioso (finora ne sono state scoperte 5) devono il nome ai loro ingressi, così simili fra loro da farle idealmente somigliare a piccoli condomini affiancati.
Tombe “a portico”
Complesso di tombe a camera singola scavate in un costone di tufo. I vani superiori aperti sono stati interpretati come luoghi per le celebrazioni, ma si potrebbe anche trattare di un secondo ordine di tombe le cui pareti rivolte verso valle sarebbero crollate.
Tomba della Regina
Durante il percorso si incontra una tomba dall’imponente facciata con fregi scolpiti. Due ingressi affiancati conducono a due camere sepolcrali con quattro letti funerari ciascuna. A sinistra una scala, oggi inaccessibile, consentiva l’accesso alla terrazza, dove si celebravano riti sacri. Il nome deriva dalla fantasia popolare che ha voluto attribuire una patente di regalità ad una sepoltura così importante.
Tomba del Cervo
Grande struttura funeraria “a dado” con fregi, scolpita interamente nel tufo. Una scala, scavata nella roccia, consente l’accesso alla terrazza superiore e mostra su una parete un graffito raffigurante un cervo attaccato da un lupo.