Le cavità della montagna sacra

Come altrove in Appennino, la natura calcarea del Soratte ne ha favorito nel tempo l’erosione carsica sotterranea ad opera delle acque piovane. Pozzi, gallerie, sale… sono diversi i tipi di cavità, quasi tutte esplorate nella prima metà del secolo scorso; alcune, chiamate “meri”, sono collegate fra loro. Durante il ventennio fascista, sul versante occidentale della montagna, sono state scavate numerose gallerie artificiali (un dedalo che si sviluppa per circa 4 km), con lo scopo di farne dei rifugi antiaerei per l’esercito in caso di guerra.