I Pugnaloni di Acquapendente

La tradizione nasce nel XII secolo, quando la popolazione locale era tiranneggiata da Federico Barbarossa. Narra la leggenda che la rivolta si preannunciò con un miracolo: la fioritura di un ciliegio secco; il popolo insorse armato di “pungoli” (attrezzi appuntiti usati per incitare i buoi) e cacciò il tiranno. Da allora, il rito della fioritura rivive ogni terza domenica di maggio nelle vie della città con la composizione di grandi mosaici di fiori denominati “pugnaloni”. Dopo la festa, i pugnaloni vengono esposti per il resto dell’anno nella cattedrale del Santo Sepolcro.