Gli uccelli acquatici

Fenicotteri, aironi, folaghe e anatre. Gli esemplari di alcune vetrine fanno riflettere sulle mille specializzazioni che l’evoluzione ha premiato nel tempo per consentire agli uccelli di adattarsi e nutrirsi nei ricchi ambienti fluviali. Un segreto sta nelle differenze fra lunghezza delle zampe, del becco, del collo. Zampe e collo lunghi facilitano la vita in acque anche mediamente profonde. Becchi più o meno lunghi e appuntiti, come quello dell’airone, servono ad afferrare o infilzare, mentre becchi piatti, come quello del mestolone, o a forma di spatola setacciano i bassi fondali melmosi alla ricerca di piccoli molluschi o insetti.