Re di quaglie

Scheda didattica N°: 15

Nome Scientifico: Crex crex (Linnaeus, 1758)

Descrizione:

Crex crex è un uccello di dimensioni medie (ca. 26 cm) che appartiene alla famiglia Rallidae, di cui è l’unico rappresentante a non essere strettamente legato agli ambienti umidi, quanto piuttosto a formazioni erbacee. Difficile da vedere in natura perché molto schivo e raramente visibile allo scoperto. I sessi sono simili, con piumaggio fulvo giallastro, macchiettato di scuro superiormente; grigiastro sul capo e sul petto. I fianchi ed il sottocoda sono barrati di castano e le ali sono bruno chiaro e lucente particolarmente evidenti durante il volo.

Distribuzione ed habitat:

Il Re di quaglie è un migratore di lunga distanza. Ha un areale di nidificazione molto ampio, che va dall’Europa alla Siberia occidentale. Sverna in Africa.

In Italia è migratrice e nidificante estiva nell’area alpina centro-orientale, dalla Lombardia al Friuli-Venezia Giulia da aprile a settembre, quando parte per raggiungere i quartieri di svernamento nell’Africa centro-meridionale e sud-orientale. In tempi storici vi erano dei contingenti svernanti nel Sud e sulle isole.

In genere di indole solitaria, ma durante le soste migratorie può riunirsi anche in gruppi consistenti.

La specie si riproduce in habitat aperti o semiaperti, soprattutto con erba alta. Habitat idonei sono in particolare pascoli, prati umidi e aree agricole coltivate in modo semi-intensivo. È fortemente associata alle colture agricole per la produzione di fieno.

Nei siti di nidificazione, il richiamo del maschio del Re di quaglie è un profondo, gracchiante e ripetitivo krek krek, emesso generalmente con la testa e il collo tenuti quasi verticali e il becco aperto, da un posatoio basso. Questo richiamo può essere udito da 1,5 km di distanza, e serve a ribadire il possesso di un determinato territorio, ad attrarre le femmine e a lanciare sfide ai maschi invasori.

La specie produce normalmente due covate all’anno. Il nido è a terra in mezzo ad una fitta vegetazione ed è costruito con foglie e steli. Di solito vengono deposte 10 uova.

È onnivoro ma si nutre soprattutto di una grande varietà di insetti, che cattura sulla vegetazione, sulla superficie del suolo e nella terra, oltre che di lumache, ragni, lombrichi.

Conservazione:

La specie è classificata come LC (Minor rischio) perché non si è avuta una significativa diminuzione globale della popolazione e ci sono poche prove che suggeriscono che ciò potrebbe avverarsi nei prossimi anni. La specie rimane tuttavia con una elevata priorità di conservazione in alcune parti dell’areale. Infatti sono ancora molti i fattori di rischio, quali la meccanizzazione delle pratiche agricole che possono danneggiare sia gli adulti che i pulcini, l’abbandono delle terre che se in un primo momento può favorire la specie poi diventano dannose perché permettono lo sviluppo di una vegetazione troppo densa, le inondazioni o la siccità nei siti riproduttivi.

In Italia risulta raro e localizzato; dagli Anni Novanta si è registrato una evidente ripresa, dovuta probabilmente anche alle maggiori conoscenze della popolazione nidificante.

Collezione: Nella Collezione Aldobrandini è presente un adulto catturato in primavera nella Campagna Romana.

Mappa di distribuzione: http://datazone.birdlife.org/species/factsheet/corncrake-crex-crex/distribution

Url: https://www.youtube.com/watch?v=B8aLM-5Ob48

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