Chiurlottello

Scheda didattica N°: 3

Nome Scientifico: Numenius tenuirostris Vieillot, 1817

Descrizione:

Limicolo di dimensioni medie (ca 40 cm di lunghezza totale) appartenente alla famiglia Charadriidae.

Ha un portamento elegante e leggero, becco molto stretto e appuntito. I sessi sono simili. Parti superiori con sfumature rossicce con piccole strie nerastre. Parti inferiori chiare con striature del petto, ventre e fianchi simili a piccole gocce nerastre che contrastano molto con il fondo. E’ piuttosto difficile distinguerlo in natura dagli altri Chiurli, con cui a volte si accompagna.

Distribuzione ed habitat:

Specie rara in tutto il suo areale e ritenuta estinta a livello globale in quanto non vi sono più segnalazioni accertate dalla fine degli Anni Novanta.

Specie migratrice di lunga distanza. I siti di svernamento storicamente noti si trovano in nord Africa e in Medio Oriente fino all’Iran; occasionalmente anche in alcune regioni dell’Italia meridionale e altri paesi del Mediterraneo. Aree di nidificazione, non ancora ben individuate, in Siberia occidentale.  Agli inizi del Novecento in Italia il Chiurlottello veniva avvistato abbastanza spesso durante la migrazione, ma anche abbattuto frequentemente.

I pochissimi siti di nidificazione noti erano localizzati in zone palustri nella taiga e nella steppa alberata. Durante le migrazioni e in inverno la specie era osservata in praterie ai margini di paludi e altre zone umide, anche salmastre, sia interne sia lungo la costa.

Comportamento gregario eccetto che nel periodo riproduttivo.

Conservazione:

La specie poteva ritenersi abbastanza comune fino alla fine dell’Ottocento, ma nel XX secolo ha avuto inizio un progressivo e inarrestabile declino.  La specie è attualmente considerata CR (Critica) per la riduzione dell’area di presenza e per la drastica diminuzione numerica (stima attuale della popolazione globale: <100 individui). Non è ancora chiaro quali siano i motivi di questa progressiva ma drastica riduzione della specie, probabilmente sono più di uno.  Sicuramente la caccia e il drenaggio delle acque, con relativa scomparsa di zone umide nelle aree di sosta durante la migrazione, sono stati determinanti.

Collezione: Nella collezione Aldobrandini è presente un solo esemplare catturato nella Campagna Romana. Il Museo Civico di Zoologia tuttavia conserva in totale una ventina di esemplari, raccolti tra fine Ottocento e inizi del Novecento. Questi reperti hanno contribuito ad uno studio, basato sulla presenza di isotopi radioattivi nelle penne, per cercare di risalire alle zone di nidificazione della specie e concentrare in quelle aree gli sforzi di ricerca per trovare altri individui in natura.

Mappa di distribuzione: http://datazone.birdlife.org/species/factsheet/slender-billed-curlew-numenius-tenuirostris/distribution

Url: https://www.youtube.com/watch?time_continue=17&v=pOXpHnZIq8o

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