Falco Cuculo

Scheda didattica N°: 4

Nome Scientifico: Falco vespertinus Linnaeus, 1766

Descrizione:

Il Falco Cuculo (famiglia Falconidae) è un rapace di piccole dimensioni (cm 30 ca). I sessi sono diversi (dimorfismo sessuale). Il maschio è di colore grigio ardesia, con i calzari delle zampe e il sotto coda rosso-ruggine. La femmina ha il dorso e le ali grigiastre, parti inferiori color cannella, la testa rossiccia e la coda barrata. I giovani sono brunastri con le parti inferiori striate.

Distribuzione ed habitat:

Specie migratrice che presenta un esteso areale riproduttivo nelle zone temperate dell’Europa tra l’Ungheria e il fiume Lena in Siberia. Le popolazioni più numerose sono quelle russe e ungheresi.  Compie una migrazione circolare in senso orario che collega i quartieri di svernamento nell’Africa meridionale (Angola, Namibia, Botswana, Zimbabwe e Zambia) con i territori riproduttivi euro-sibirici. D’estate, una parte della popolazione resta in Africa centrale, per nidificare. Altri individui continuano la “via del nord”, arrivando a lambire l’Europa meridionale e, soprattutto, centro-orientale. Questo rapace arriva in Italia dopo la metà di aprile, ma la sua nidificazione nel nostro Paese risale solo al 1995, quando sono stati censiti i primi nidi in provincia di Parma e, successivamente, di Ferrara.

L’habitat dell’areale riproduttivo principale comprende una larga fascia di steppe, anche boscate, e terreni coltivati, di solito ad altitudini inferiori a 300 m s.l.m. Si riproduce in nidi abbandonati di corvidi o altri rapaci. In Italia sfrutta i nidi della Cornacchia grigia e della Gazza, in zone planiziali sottoposte ad agricoltura intensiva. Ha abitudini gregarie per tutto l’anno; durante il periodo riproduttivo si aggrega in colonie con molte decine di coppie

Si nutre di grossi insetti cacciati sia in volo che a terra, soprattutto cavallette. Questa dieta insettivora viene integrata con micro-mammiferi e anfibi, specialmente durante l’allevamento della prole.

Conservazione:

Specie migratrice che presenta un esteso areale riproduttivo nelle zone temperate dell’Europa tra l’Ungheria e il fiume Lena in Siberia. Le popolazioni più numerose sono quelle russe e ungheresi.  Compie una migrazione circolare in senso orario che collega i quartieri di svernamento nell’Africa meridionale (Angola, Namibia, Botswana, Zimbabwe e Zambia) con i territori riproduttivi euro-sibirici. D’estate, una parte della popolazione resta in Africa centrale, per nidificare. Altri individui continuano la “via del nord”, arrivando a lambire l’Europa meridionale e, soprattutto, centro-orientale. Questo rapace arriva in Italia dopo la metà di aprile, ma la sua nidificazione nel nostro Paese risale solo al 1995, quando sono stati censiti i primi nidi in provincia di Parma e, successivamente, di Ferrara.

L’habitat dell’areale riproduttivo principale comprende una larga fascia di steppe, anche boscate, e terreni coltivati, di solito ad altitudini inferiori a 300 m s.l.m. Si riproduce in nidi abbandonati di corvidi o altri rapaci. In Italia sfrutta i nidi della Cornacchia grigia e della Gazza, in zone planiziali sottoposte ad agricoltura intensiva. Ha abitudini gregarie per tutto l’anno; durante il periodo riproduttivo si aggrega in colonie con molte decine di coppie

Si nutre di grossi insetti cacciati sia in volo che a terra, soprattutto cavallette. Questa dieta insettivora viene integrata con micro-mammiferi e anfibi, specialmente durante l’allevamento della prole.

Collezione: Nella Collezione Aldobrandini sono presenti 3 esemplari, tutti provenienti dalla Campagna Romana: un maschio e due femmine.

Mappa di distribuzione: http://datazone.birdlife.org/species/factsheet/red-footed-falcon-falco-vespertinus/distribution

Url: https://www.youtube.com/watch?v=RLfbMwqjJKo

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